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    Controlli a Caivano e Torre Annunziata

    Nel Parco Verde di Caivano, Napoli, la Polizia ha condotto un nuovo servizio straordinario di controllo. Gli agenti del Commissariato di Afragola, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno identificato 189 persone e controllato 122 veicoli durante l’operazione.
    Anche a Torre Annunziata, la Polizia di Stato ha effettuato controlli del territorio con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania. Durante il servizio, sono state identificate 132 persone, di cui 59 con precedenti penali. Sono stati controllati 51 veicoli, di cui 6 sono stati sottoposti a sequestro amministrativo, e sono state contestate 16 violazioni del Codice della Strada. Inoltre, sono state ritirate 3 carte di circolazione e sono state controllate 18 persone sottoposte agli arresti domiciliari. LEGGI TUTTO

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    Crollo del palazzo a Torre Annunziata: lite in aula tra l’avvocato e il Procuratore generale

    L’udienza di oggi in corte d’appello sul crollo del palazzo a Torre Annunziata, episodio drammatico verificatosi il 6 luglio del 2017 ha visto consumarsi un forte conflitto tra l’avvocato Elio D’Aquino e il sostituto procuratore generale Cangianiello.
    Il difensore stava discutendo sulle posizioni di Cuomo e Lafranco già assolti in primo grado perché ritenuti estranei ai fatti che hanno provocato il crollo del palazzo dove persero la vita otto persone tra cui un bambino.
    Dopo circa due ore di discussione l’avvocato veniva interrotto da Pg che criticava le sue argomentazioni difensive. Ne e’ nata una vera e propria lite in aula con il difensore che accusava il Pg di ingiusto accanimento e di non essersi letta gli atti del processo.
    A questo punto la Corte, presieduta dalla dr.ssa Iorio, sospendeva l’udienza che riprendeva dopo circa venti minuti una volta sedati gli animi.
    La prossima udienza è’ prevista per il 20 marzo data in cui si concluderanno le discussioni degli altri difensori. La sentenza e’ prevista per aprile. Il primo grado si e’ concluso con la condanna per disastro colposo di Velotti, autore dei lavori che avrebbero causato il crollo, e dei tecnici Manzi e Bonzani. LEGGI TUTTO

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    Controlli della polizia a San Giovanni a Teduccio e Torre Annunziata

    La Polizia di Stato ha svolto controlli straordinari del territorio a Torre Annunziata e nei quartieri di San Giovanni e Barra.
    Gli agenti del Commissariato di Torre Annunziata e del Commissariato San Giovanni-Barra, con il supporto del Reparto Prevenzione Crimine Campania, hanno identificato un totale di 224 persone, di cui 67 con precedenti penali.
    Sono stati controllati 142 veicoli e sono state rilevate 6 violazioni del Codice della Strada durante le operazioni di controllo. A Torre Annunziata, nel corso del servizio, sono state identificate 129 persone e controllati 85 veicoli, mentre a San Giovanni e Barra sono state identificate 95 persone e controllati 57 veicoli.
    Complessivamente, sono state contestate 6 violazioni del Codice della Strada durante i controlli effettuati nella zona.
    L’operazione, mirata al contrasto della criminalità e al mantenimento dell’ordine pubblico, ha visto impegnate le forze dell’ordine in un’attività capillare sul territorio, con l’obiettivo di garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire attività illecite. LEGGI TUTTO

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    La camorra spara a Pomigliano e Torre Annunziata: bossoli in strada

    La provincia di Napoli è stata scossa da due sparatorie nella serata di ieri. I carabinieri sono intervenuti in due città diverse dopo la segnalazione di colpi di arma da fuoco.
    A Pomigliano D’Arco, nel complesso popolare “219”, sono stati ritrovati 7 bossoli calibro 9, mentre a Torre Annunziata è stata rinvenuta un’ogiva deformata nei pressi di un negozio.
    Non risultano feriti in entrambi gli episodi, ma le indagini sono in corso per identificare i responsabili e le circostanze dei fatti.
    I carabinieri stanno lavorando per fare luce su queste pericolose situazioni legate alla camorra.
    Eventi, che, purtroppo, confermano la persistente attività criminale delle organizzazioni malavitose in provincia, e un’escalation dello scontro tra i vari clan che rischia di colpire anche persone innocenti. LEGGI TUTTO

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    Torre Annunziata, “cavallo di ritorno” dopo il furto di un’auto: ordinanza per due pregiudicati

    Avevano rubato un’auto parcheggiata in strada e poi con la famosa e sempre utilizzata tecnica del “cavallo di ritorno” avevano chiamato il proprietario chiedendo soldi in cambio della restituzione.
    In caso contrario l’auto sarebbe stata venduta a una terza persona. Ma questa volta i due ladri hanno avuto la peggio perché grazie alle denuncia e alle indagini dei carabinieri di Torre Annunziata sono stati scoperti.
    Oggi, su disposizione della Procura oplontina i carabinieri hanno consegnata un’ordinanza cautelare ai due soggetti protagonisti del furto e del cavallo di ritorno. Sono appunti accusati di Estorsione e furto.
    Si tratta di due pregiudicati. uno si trovava agli arresti domiciliari nella sua abitazionbe di Boscoreale (ed da oggi è rinchiuso in carcere) e del complice che invece era già rinchiuso in carcere ad Avellino per altri reati e che è stato appunto raggiunto dalla nuova ordinanza. LEGGI TUTTO

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    Torre Annunziata, la 15enne è caduta mentre stendeva il bucato

    È stato un incidente: il quadro investigativo è più chiaro con il passare delle ore. La quindicenne caduta dal primo piano oggi pomeriggio a Torre Annunziata stava stendendo il bucato.
    Si è sporta troppo, ha perso l’equilibrio e d è caduta di sotto. Ma nonostante sia caduta da pochi metri è stata sfortunata perchè ha battuto la testa  su una panchina di ferro che si trova nella piazzetta propria sotto la sua abitazione di via De Simone.
    L’impatto con la superficie ferrosa della panchina le ha causato una profonda ferita e una trauma alla testa.
    È stata trasportata all’ospedale San Leonardo di Castellammare ancora vigili ma le sue condizioni si sono aggravate. È ricoverata in codice rosso .ma fortunatamente non viene considerata in pericolo di vita LEGGI TUTTO

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    Agguato a Torre Annunziata: il Comitato anticamorra chiede risposte

    “Ieri sera la camorra è tornata a uccidere, in pieno centro di Torre Annunziata, a pochi metri dal Tribunale, simbolo di legalità e giustizia.”
    Con queste parole il Comitato anticamorra per la legalità condanna l’ennesimo omicidio di camorra, che ha visto la vittima, il 24enne Alfonso Fontana , giovane e noto pregiudicato di Castellammare rampollo di una famiglia di camorra, cadere sotto i colpi di arma da fuoco a pochi passi dal palazzo di giustizia.
    Il Comitato sottolinea la drammaticità di un evento che coinvolge un ragazzo così giovane e la ferocia della camorra che miete vittime tra le nuove leve.
    “La cronaca recente ci racconta di come la criminalità organizzata trasformi scuole abbandonate in poligoni di tiro per addestrare al fuoco i ragazzini.”
    La repressione da sola non basta
    Torre Annunziata, come Caivano e tante altre realtà dell’area metropolitana di Napoli, ha bisogno di risposte concrete che vadano oltre la repressione.
    Servono politiche di contrasto alla devianza criminale giovanile, al disagio sociale e all’assenza di alternative di vita alla strada e alla malavita.
    Il Comitato anticamorra chiede un impegno forte e concreto da parte delle istituzioni per contrastare la camorra e costruire un futuro migliore per le nuove generazioni. LEGGI TUTTO

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    Camorra, ucciso a Torre Annunziata il giovane rampollo dei “Fasano” di Castellammare

    E’ uno dei giovani rampolli, ma già con un curriculum criminale di tutto rispetto, della nota famiglia di camorra dei “Fasano” della zona dell’Acqua della Madonna di Castellammare, la vittima dell’agguato di stasera a Torre Annunziata.
    Alfonso Fontana, così come altri quattro componenti della sua famiglia era stato condannato tre anni fa a 4 anni e mezzo di carcere per l’aggressione con sparatoria davanti a un bara sul Lungomare di Castellammare.
    A fare fuoco, esplodendo diversi colpi, sarebbe stato un uomo in sella di uno scooter, forse guidato da un complice: l’omicidio è avvenuto in strada intorno alle 21 davanti a una pasticceria, a breve distanza dal tribunale di Torre Annunziata
    Gli investigatori sono al lavoro per capire cosa ci facesse a quell’ora a Torre Annunizxata la vittima. E’ probabile che avesse appuntamento con qualcuno e che quindi sia stato attirato in una trappola.
    I  possibili moventi dell’agguato sono indecifrabili al momento perchè la storia familiare di Alfonso Fontana impone approfondimenti. LEGGI TUTTO

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    Operaio muore in un cantiere nautico a Torre Annunziata

    Un tragico incidente sul lavoro ha visto coinvolto Esteban Jan Willi Jordi Van Oostenryck, un operaio di 62 anni di nazionalità spagnola, che ha perso la vita dopo quattro giorni di agonia.
    L’incidente è avvenuto lunedì scorso presso il cantiere navale Arcadia a Torre Annunziata, mentre l’uomo stava lavorando al rimessaggio di uno yacht. Mentre si trovava su un ponteggio a cinque metri d’altezza, ha perso l’equilibrio ed è caduto, riportando gravi traumi alla testa.
    Nonostante sia stato prontamente soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale del mare di Napoli, purtroppo non è sopravvissuto. La Procura di Torre Annunziata ha avviato un’inchiesta per omicidio colposo, mentre la polizia locale ha eseguito i primi rilievi sul luogo dell’incidente e ha sequestrato l’area interessata.
    Inoltre, la salma dell’operaio è stata sequestrata in vista dell’autopsia, che sarà eseguita in collaborazione con la Procura di Napoli nei prossimi giorni. Le indagini si concentreranno sui dispositivi di sicurezza presenti sul luogo dell’incidente, al fine di accertare eventuali responsabilità dei datori di lavoro e verificare il rispetto degli standard di sicurezza.
    Inizialmente si è ipotizzato che la caduta potesse essere stata causata da un malore, ma questa ipotesi verrà confermata o meno dall’autopsia. LEGGI TUTTO

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    IL BILANCIO Torre Annunziata, controlli della Polizia: oltre 200 persone identificate

    Nella giornata appena trascorsa, gli agenti del Commissariato di Torre Annunziata hanno condotto dei controlli nel territorio del comune omonimo, coadiuvati dal Reparto Prevenzione Crimine Campania. L’operazione, mirata a garantire la sicurezza e la legalità nel territorio, ha prodotto risultati significativi.
    Durante il servizio, i funzionari hanno svolto l’identificazione di ben 215 persone, di cui 49 risultavano avere precedenti di polizia. Al contempo, sono stati sottoposti a verifica 121 veicoli presenti sul territorio. Questo approccio proattivo mira non solo a mantenere l’ordine pubblico, ma anche a prevenire attività illegali o potenzialmente pericolose.
    La collaborazione tra il Commissariato di Torre Annunziata e il Reparto Prevenzione Crimine Campania ha dimostrato l’impegno delle forze dell’ordine nel presidiare il territorio e assicurare la tranquillità dei cittadini. I risultati ottenuti durante questo servizio straordinario rappresentano un passo significativo nella promozione della sicurezza pubblica e nella prevenzione di comportamenti illeciti. LEGGI TUTTO

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    LA DENUNCIA Bimba morta a Boscotrecase, Mazzella (M5S): “De Luca è mandante morale”

    “Ho appena parlato col sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato e ha garantito che avvierà un’attività ispettiva, con la promessa di vederci a breve per trovare una soluzione. Quanto è avvenuto negli ultimi giorni è vergognoso: la morte della piccola bimba, portata d’urgenza presso l’ospedale S.Anna e Maria S.S della Neve di Boscotrecase, poteva essere evitata se solo fosse stato ripristinato il servizio di Pronto Soccorso della struttura ospedaliera, interrotto tre anni fa e mai riattivato. Il mandante morale ha un nome e cognome: Vincenzo De Luca, preposto alla gestione della sanità campana”.
    Così in una nota il senatore Orfeo Mazzella (M5S), capogruppo della Commissione Sanità.
    “E non uso parole forti – prosegue – per puro sensazionalismo, perché – oltre ad una lunga missiva inoltrata al Governatore della Campania, che non ha mai ricevuto risposta – è da oltre un anno e mezzo che sto denunziando il caso in Parlamento. Del resto, ironia della sorte, proprio 48 ore prima del tragico episodio avevo depositato un’interrogazione al Ministero della Salute, chiedendo di intervenire quanto prima”.
    “Come ho riportato nel testo, già nel mese di marzo 2023 il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, rispondendo ad una mia interrogazione in Aula, riferì che l’Asl avrebbe garantito di riattivare l’iter per il ripristino delle funzioni originarie verosimilmente in un arco temporale di quattro mesi.
    Tuttavia a queste promesse è seguito solo uno scarico di responsabilità, avvenuto negli ultimi giorni da parte del direttore dell’Asl Napoli 3 Sud Giuseppe Russo che, come ho riportato nell’ultima interrogazione, ha semplicemente puntato il dito contro la mancanza di medici, evidentemente imparando a memoria un copione scritto da De Luca”.
    “Pertanto, nel testo ho chiesto al Ministro se ritiene che la struttura ospedaliera possa ancora essere considerata Dea di I livello in assenza dell’erogazione di tutti gli interventi previsti per l’ospedale sede di un pronto soccorso e se la carenza di personale sanitario fosse piuttosto dovuta ai trasferimenti disposti dalla dirigenza sanitaria e alla dismissione dei servizi essenziali”.
    “Inoltre, nel chiedere di intervenire accertando le responsabilità – come già mi ha garantito il sottosegretario – ho anche chiesto di prendere una posizione chiara contro l’Asl che a marzo aveva garantito al Ministero il ripristino delle funzioni originarie in pochi mesi. L’auspicio – conclude Mazzella – è che dalle parole si possa passare rapidamente ai fatti, accertando tutte le responsabilità del caso e, soprattutto, agendo in tempi rapidi per tutelare la salute dei miei concittadini”. LEGGI TUTTO

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    Neonata di Torre Annunziata muore per arresto respiratorio perchè a Boscotrecase il pronto soccorso è chiuso da 3 anni

    Non saranno certo l’inchiesta della magistratura di Torre Annunziata tantomeno quella dell’Asl Napoli 3 Sud a ridare la vita alla neonata di Torre Annunziata di appena tre mesi morta per arresto respiratorio il 23 dicembre 2023 per la mancanza di pronto soccorso.Anzi per la chiusura da tre anni. Ma probabilmente serviranno a far aprire la mente a chi controlla la sanità in Campania e ha deciso da anni chiusure e accorpamenti degli ospedali dimenticando le difficoltà di un territorio dove episodi del genere, purtroppo, possono capitare e dove la presenza di un presidio di pronto soccorso potrebbe servire a salvare vite umane.
    Così come la piccola che aveva compiuto il terzo mese di vita il giorno prima, è stata portata in ospedale da suo padre il 23 dicembre, ma il pronto soccorso di Boscotrecase, l’ospedale più vicino, era chiuso da tre anni.
    L’uomo- come anticipa il Mattino-ha chiamato il 118 poco prima dell’ora di pranzo, quando la bambina ha iniziato a respirare a fatica. L’ambulanza è arrivata dopo circa un’ora, ma quando i soccorritori hanno raggiunto l’ospedale di Boscotrecase, le guardie giurate li hanno respinti: “Qui non c’è il pronto soccorso, dovete andare a Castellammare di Stabia”.
    Il padre e la piccola sono stati costretti a salire in macchina e a percorrere circa 20 chilometri per raggiungere l’ospedale San Leonardo di Castellammare, dove sono arrivati quando la bambina era già in arresto cardio-respiratorio. I medici hanno tentato invano di rianimarla, ma non c’è stato nulla da fare.
    La morte della piccola Maria ha suscitato grande dolore e sdegno nella comunità di Torre Annunziata. Il senatore del Movimento 5 Stelle Orfeo Mazzella ha presentato due interrogazioni al ministro della Salute per chiedere la riapertura del pronto soccorso di Boscotrecase.
    La Asl Napoli 3 Sud, che gestisce l’ospedale, ha aperto un’inchiesta interna per comprendere se siano state seguite tutte le procedure previste. Il direttore generale Giuseppe Russo ha spiegato che la chiusura del pronto soccorso è dovuta alla mancanza di personale: “Anche l’ultimo concorso è andato deserto, è un’emergenza nazionale”.
    La morte della piccola Maria è un’ennesima tragedia che mette in luce la grave situazione della sanità pubblica in Campania. La mancanza di personale medico e infermieristico sta mettendo a rischio la vita dei cittadini, soprattutto in aree come quella di Boscotrecase, dove la popolazione è numerosa e la distanza dai centri ospedalieri più attrezzati è significativa.
     La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta
    In questo contesto, la chiusura del pronto soccorso di Boscotrecase rappresenta un ulteriore elemento di criticità. È necessario che le istituzioni si impegnino a trovare una soluzione urgente per garantire ai cittadini di questa area un’assistenza sanitaria adeguata.
    Sul caso, la Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, aggiunto Giovanni Cilenti, sostituto Marta Agostini) ha aperto un’inchiesta che al momento procede contro ignoti. I carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia hanno raccolto la denuncia del papà, acquisito la cartella clinica ed avviato le indagini, ascoltando i primi testimoni e il personale medico. Dai primi accertamenti, pare che la piccola fosse affetta da una bronchiolite che probabilmente è degenerata proprio nella giornata del 23 dicembre. LEGGI TUTTO