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    Rete civica: rendere pienamente operativo il piano di controllo della volpe

    Modificare il Piano di controllo della volpe affinché gli obiettivi prefissati, legati alla tutela della pubblica incolumità ma anche della biodiversità e delle produzioni zoo-agro-forestali “possano essere realisticamente raggiunti”.
    A chiederlo con una interpellanza è Rete civica. Il Piano è stato approvato con delibera di giunta del 5 febbraio 2024, ricorda il consigliere interpellante, che fa notare come “le associazioni venatorie e agricole hanno inviato con largo anticipo le loro osservazioni al fine di migliorare l’attesa delibera in fase di rinnovo, ma i loro suggerimenti non stati presi in considerazione, né peraltro è stato preventivamente condiviso il contenuto della delibera”. Da Rete civica si evidenziano alcune criticità come “l’utilizzo di munizioni atossiche, che non si frantumano ma che tendono a rimbalzare, ed essendo l’attività spesso svolta in pianura e lungo gli argini dei fiumi il pericolo che non si arrestino diventa molto elevato”, il tiro con ausilio di fonte luminosa da automezzo, consentito da un’ora dopo il tramonto fino alla mezzanotte, condizione che “impedisce di fatto la caccia, visto che in estate le giornate sono notoriamente più lunghe”. Infine viene sottolineato il problema delle tane create dagli animali fossori: “se però l’attività può essere azionata solo dopo una specifica istruttoria della Polizia Provinciale, a seguito della preventiva segnalazione degli operatori, sostanzialmente la tempistica di questi passaggi amministrativi determina l’inoperatività del Piano”, precisa il consigliere.
    A rispondere in aula è stato l’assessore all’Agricoltura. “Per la redazione del piano sono state tenute in debita considerazione le osservazioni degli stakeholders. Il precedente piano è stata la base di partenza: inoltre, siamo riusciti a ottenere parere positivo da Ispra per introdurre nuove modalità a difesa degli argini, come l’impiego dei cani da seguita per prevenire l’insediamento in tana. Un risultato importante che consentirà interventi più efficaci. C’è disponibilità a proseguire nel confronto ed ad apportare ulteriori correttivi qualora necessario, dopo un primo periodo di operatività del piano”.
    “Colgo con favore il fatto che la regione si dichiari disponibile a confrontarsi e a mettere in campo modifiche, segno che si va nella direzione auspicata”, ha concluso Rete civica dichiarandosi soddisfatta.
    (Brigida Miranda)
    La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

    Ambiente e territorio

    16 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Gruppo Misto: stop all’editing genetico e alle manipolazioni di semi e piante

    L’ editing genetico è al centro dell’interpellanza presentata dalla consigliera del Gruppo misto, che ha chiesto alla giunta di “agire in ogni sede opportuna affinché siano fermati i danni provocati dalla coltivazione e dall’utilizzo nella filiera agroalimentare dei prodotti frutto delle nuove tecnologie, tutelando salute, ambiente e agrobiodiversità”. La richiesta arriva a seguito della proposta approvata di recente dalla Commissione ambiente del Parlamento europeo. Proposta che prevede che le piante Ngt (ottenute con le nuove tecniche genomiche, conosciute anche come Tea, tecniche di evoluzione assistita) saranno suddivise in due categorie. In particolare, gli Ngt1 sarebbero esentati dai vincoli legislativi sugli Ogm, vincoli che avrebbero validità solo per gli Ngt2. “Se il testo, approvato il 24 gennaio 2024 dalla Commissione per l’ambiente del Parlamento europeo, dovesse superare il vaglio dell’aula parlamentare europea, non ci sarebbe un’etichettatura obbligatoria a livello dei consumatori per le piante Ngt1”, afferma la consigliera.
    “Un copione già visto e sfruttato in passato per gli Ogm”, sostiene la consigliera che ricorda come “la tecnologia di gene editing è già nelle mani di alcune multinazionali”.
    A rispondere in aula è stato l’assessore all’Agricoltura. “La Regione, sulla base di un principio di precauzione ha vietato temporaneamente di coltivare specie vegetali ed allevare animali geneticamente modificati in tutto il territorio regionale, aderendo alla Rete delle regioni no Ogm. In relazione alle piante Ngt, il Parlamento europeo stabilisce che non sono brevettabili, in quanto la possibilità di brevettare rischierebbe di rafforzare la posizione dominante delle multinazionali. La posizione del Parlamento è più restrittiva rispetto all’originaria proposta di regolamento, rendendo obbligatoria l’etichettatura anche per le piante Ngt1. Come Regione seguiamo con grande attenzione il processo regolatorio, consapevoli anche che il cambiamento climatico sta influenzando i processi produttivi”.
    “Alla fine credo che la Regione dovrà scegliere -ha replicato la consigliera-. Scegliere se essere gli unici a non aderire a questa narrazione fittizia sui nuovi ogm per essere domani leader assoluti nella tutela della biodiversità. Non siamo una Regione qualunque e non dovremmo avere un atteggiamento qualunque su questi nuovi Ogm che si riveleranno un affare lucroso solo per pochi soggetti”.
    (Brigida Miranda)
    La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

    Ambiente e territorio

    16 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Rete Civica: “Ripristinare il servizio di continuità assistenziale notturno sull’Appennino modenesi”

    Ripristinare il servizio di continuità assistenziale notturno e il progetto di realizzazione della casa della comunità. A chiederlo è Rete Civica con un atto ispettivo in cui si sottolinea la vastità a Montese, l’indice di popolazione anziana molto elevato e la lontananza dai presidi di pronto soccorso.
    A fronte di un dimezzamento del servizio di guardia medica festiva e prefestiva e di una riduzione di 10 ore del servizio infermieristico, Rete Civica fa propri i timori di cittadini e residenti per ulteriori riduzioni e tagli dei servizi sanitari territoriali che lascerebbero ancora più scoperti interi comuni, in particolar modo quelli montani, minando il diritto alla salute di chi vi abita”.
    Da qui la richiesta di ripristinare il servizio di continuità assistenziale notturno al 100% e la casa della comunità nel comune di Montese a cui si aggiunge specifico quesito sull’eventuale penalizzazione delle strutture socio -residenziali dall’eccessiva distanza dai pronto soccorso.
    Replicando ai quesiti posti, l’Assessore alle politiche per la Salute  ha negato un taglio della continuità assistenziale nelle ore notturne. “La revisione delle sedi di continuità assistenziale ponderando i bisogni dei singoli territori e analizzando bene i dati. Nello specifico è stata prevista una assistenza a ‘scacchiera’ tra Montese e Zocca con il medico presente a Montese nel pomeriggio e a Zocca al mattino. Nessuna modifica è intervenuta nella fascia notturna con assistenza garantita dalle 20 alle 8 e ambulatorio dalle 20 alle 24, così come non è stata toccata l’emergenza territoriale con mezzo medico avanzato presente 7 giorni su 7 nell’arco delle 24 ore. E’ invece necessario avviare una riflessione con la Ausl di Bologna per meglio organizzare le varie attività sanitarie nella zona di confine tra le due province”.
    Rete Civica si è detta non soddisfatta delle risposte ottenute “perchè se la prossimità territoriale è il tema su cui si punta decisamente per la sanità del futuro, allora questa razionalizzazione con il servizio a scacchiera non è conforme con le linee guida regionali e Montese al momento subisce una riduzionedei servizi erogati”.
    (Luca Boccaletti)
    La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

    Sanità e welfare

    16 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Gruppo Misto: “Incidenti con i daini, bisogna collaborare con Anas nei Lidi”

    Collaborare con Anas per contrastare gli incidenti che coinvolgono la fauna selvatica, in particolare vicino al Parco del Delta del Po e i daini presenti al Lido di Classe (Ravenna) e al Lido di Volano (Ferrara).
    A chiederlo, in un’interpellanza, è stata la consigliera del Gruppo Misto che ha ricordato come “il 19 gennaio 2024 sulla strada panoramica Acciaioli (che separa la Valle Bertuzzi dal Lago delle Nazioni) con un percorso che collega Goro a Mesola, si è verificato un incidente stradale che ha visto coinvolti un’autovettura, con a bordo solo la conducente, e due ungulati, daini o cervi, e dei quali uno sarebbe rimasto ucciso”.
    Il Misto vuole sapere dall’esecutivo regionale “se non ritenga opportuno cogliere la disponibilità dimostrata da parte di Anas, di valutare e collaborare alle attività di prevenzione degli incidenti causati dalla fauna selvatica, e di cui già dava atto la risposta in una mia precedente interpellanza, da parte dell’assessore regionale Corsini, nella seduta assembleare del 23 maggio 2023, così come la stessa disponibilità dimostrata recentemente dal Parco del Delta del Po e se ci sia stato un qualche passo avanti nella predisposizione di interventi atti alla prevenzione degli incidenti che vedano coinvolta la fauna selvatica, in particolare i due nuclei di daini di Lido di Classe e Lido di Volano, e in quali tempi si preveda di realizzare le eventuali proposte ipotizzate”.
    La risposta l’ha data l’assessore ai Trasporti, il quale ha detto che dopo incontro di Regione con Anas questa ha affermato che si applicano le soluzioni previste dal Codice strada, cioè mettendo nei tratti interessati dai daini la specifica segnaletica di pericolo. Nell’incontro, Anas ha rinnovato la disponibilità a valutare e autorizzare la sperimentazione di progetti di segnali e di dispositivi tecnici per uso temporaneo e sperimentale. L’Ente parchi ha evidenziato che i tratti dove ci sono i nuclei dei daini, in crescita nelle due pinete, non sono attraversati da strade statali di competenza Anas: quella che passa a Volano è comunale, quella a Classe è provinciale. Infine, l’assicurazione per gli incidenti scade il 31 marzo, ma la compagnia “non vuole rinnovare il contratto e non se ne trovano altre perché il rimborso dei danni è passato da 1,150 milioni di euro nel 2021, ai 10,3 nel 2022 fino ai 24,3 nel 2023”.
    La consigliera dicendosi insoddisfatta ha chiesto se sono stati definiti dei tempi e, ritenendo positiva l’apertura, ha sottolineato che occorre chiudere il cerchio.
    (Gianfranco Salvatori)
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    Ambiente e territorio

    16 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Logo ed elenco: la Regione promuove le birre a chilometro zero

    Valorizzare la filiera di produzione della birra a Km 0, dalla parte agricola fino al consumatore. Istituire un elenco regionale dei microbirrifici e la realizzare un “logo” per promuovere le birre artigianali emiliano-romagnole. Disco verde dell’Assemblea legislativa al progetto di legge di Lega, Pd, ER Coraggiosa, Italia Viva, Fdi, Rete Civica, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Europa Verde e Lista Bonaccini a sostegno dei birrifici artigiani, una realtà che in Emilia-Romagna conta 96 aziende (22 nel bolognese, 7 nel ferrarese, 12 nel forlivese, 5 nel modenese, 16 nel parmense, 8 nel piacentino, 6 nel ravennate, 6 nel reggiano ed infine 14 nel riminese).
    “Questo è un progetto di legge molto importante per la nostra Regione, vogliamo tutelare e potenziare tutta la filiera della birra. L’Italia è il quarto produttore mondiale di birra artigianale, con l’Emilia Romagna regione leader del settore insieme a Lombardia e Piemonte”, spiega la relatrice del provvedimento ed esponente del Partito democratico che ricorda come “questa proposta di legge è frutto del lavoro di un intergruppo in cui erano presenti rappresentanti di tutte le forze politiche presenti in Assemblea legislativa: vogliamo sostenere i microbirrifici, nella loro innovazione, nelle tecnologie usate. Vogliamo sostenere lo sviluppo della coltivazione e della lavorazione delle materie prime per la produzione della birra, con riferimento in particolare alla filiera dell’orzo e del luppolo e alla qualità delle acque utilizzate. Vogliamo poi anche valorizzare le birre artigianali nelle fiere e negli eventi pubblici, così come puntiamo su qualità del prodotto e qualificazione professionale del personale. I soggetti interessati dovranno sottoscrivere un accordo di filiera con la Regione e lo potranno fare solo quei soggetti che operano sul territorio regionale”.
    “Oggi è il “Birra artigianale Day per l’Emilia-Romagna”. Per la prima volta dopo 25 anni la Regione Emilia-Romagna approva una legge a prima firma di un consigliere d’opposizione (Antonio Agogliati di Forza Italia): 25 anni fa fu una legge sul vino, ora sulla birra. Abbiamo realizzato questo progetto di legge che va nella giusta direzione perché abbiamo usato un metodo limpido e coerente, è un successo anche di Unione dei Birrai Italiani che ha proposto progetti di legge analoghi in tutte le Regioni d’Italia: è una legge che riconosce il valore dei birrifici artigianali”, spiega il primo firmatario e capogruppo della Lega che ricorda come “aggiungiamo un tassello importante per la valorizzazione del turismo e del territorio. Ringrazio l’Unione Birrai che mi ha fatto conoscere un mondo nuovo come quello dei microbirrifici. Anche la somministrazione della birra artigianale nei microbirrifici non lede la concorrenza con pub e bar: la svolta di questa legge è proprio anche in questo punto”.
    Per Fratelli d’Italia la legge in questione va nella giusta direzione perché “favorisce un prodotto, una birra, di alta qualità, che eccelle: l’Emilia-Romagna può avere grandi risultati su questo versante e non escludo che questa legge favorisca la realizzazione di una bevanda di qualità talmente alta che diventi una bevanda da pasto. In questo discorso si inserisce la decisione di realizzare un logo per valorizzare le aziende inserite nell’elenco regionale dei microbirrifici”.
    Parere favorevole anche da parte di ER Coraggiosa che ricorda come “vogliamo promuovere un consumo consapevole e la valorizzazione dei prodotti del nostro territorio e del nostro territorio” e da Italia Viva che sottolinea come “stiamo creando le condizioni per avere un prodotto di qualità che promuove settori importanti dell’economia emiliano-romagnola”. Apprezzamento per l’approvazione anche da parte dell’assessore all’Agricoltura.
    (Luca Molinari)
    La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

    Imprese lavoro e turismo

    16 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Rete civica: rendere più autonomo ed efficiente il Cau di Parma

    Rendere più autonomo ed efficiente il Centro di assistenza ed emergenza (Cau) di Parma, anche attraverso i contributi finanziari necessari, migliorandone nel contempo l’ambiente lavorativo e rispondendo in modo tempestivo ai bisogni di salute dei cittadini.
    A chiederlo, con una interpellanza rivolta alla giunta, è un consigliere di Rete civica.
    “Da numerose segnalazioni – spiega il consigliere – emerge che al Cau di Parma, nei giorni scorsi, si sono registrati notevoli disagi e disservizi in quanto gli utenti, al momento della loro presa in carico, si sono visti assegnare dapprima al Cau e poi al servizio di Guardia medica. Particolare importante è che sono in essere due protocolli differenti, uno dell’Azienda ospedaliera, al quale devono attenersi gli infermieri che operano nel triage di Pronto soccorso, e uno dell’Ausl al, quale si devono attenere gli infermieri che operano nel Cau. Questi protocolli riportano patologie diverse e ciò crea ulteriore disagio al personale”.
    “Attualmente il Cau di Parma è strutturato come un distaccamento del Pronto soccorso senza avere una piena autonomia per quanto riguarda il personale, le attrezzature e i servizi e, se pur nato come misura efficace per la gestione delle urgenze sanitarie a bassa complessità clinico assistenziale e per ridurre il carico di lavoro del Pronto Soccorso, al momento soffre di evidenti difficoltà gestionali”, precisa Rete civica.
    A rispondere è stato l’assessore alla Sanità. “Il Cau di Parma è stato attivato il 19 dicembre 2023. L’assetto iniziale ha previsto un ambulatorio h24 in una sede temporanea all’interno del Pronto soccorso mentre, dal 13 febbraio, grazie al completamento di una ulteriore fase dei lavori di riqualificazione del padiglione, il Cau è stato trasferito in un’altra area adiacente al Ps. Sono inoltre iniziati lavori di riqualificazione del padiglione nell’area che dovrà essere destinata definitivamente all’attività del Cau, che sarà dotata di accesso autonomo. Tali lavori richiederanno circa quattro mesi per il loro completamento. In questa fase, la vicinanza e l’integrazione tra personale ospedaliero e territoriale sono un valore aggiunto, pur mantenendo una propria autonomia. A garanzia dell’integrazione attuale e futura è stato costituito un gruppo di lavoro multidisciplinare composto da referenti medici e infermieristici appartenenti sia al Cau sia al Pronto soccorso”.
    Il consigliere di Rete civica si è dichiarato “soddisfatto” affermando inoltre che continuerà a “tenere monitorata la situazione sui problemi segnalati”.
    (Brigida Miranda)
    La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

    Sanità e welfare

    16 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Gruppo misto: riconoscere il valore culturale dei rifugi/santuari per animali

    Predisporre un programma per lo svolgimento di attività didattiche rivolte alle scuole nei rifugi/santuari per animali.
    La richiesta proviene dalla consigliera del gruppo Misto la quale ricorda la recente sentenza del Tar del Lazio che riconosce il valore culturale ed educativo dei rifugi/santuari. Queste strutture garantiscono la tutela degli animali e alla luce di questa decisione si auspica che in questi luoghi venga prevista la possibilità di svolgere attività didattiche con le scuole del territorio regionale.
    Nel rilevare come i rifugi/santuari per animali spesso si sostengano e finanzino autonomamente, la consigliera del gruppo Misto evidenzia come le attività didattiche potrebbero costituire una fonte di finanziamento aggiuntivo pienamente coerente con il valore educativo e culturale di qusti luoghi, esattamente come accade ai centri di recupero per animali selvatici o per le fattorie, anche se “non per tutti i cittadini emiliano-romagnoli le fattorie che includono anche allevamenti da carne possono essere considerate didattiche”.
    In fase di risposta l’assessore alle Politiche per la salute ha chiarito che “la giunta non rifiuterà aprioristicamente questa proposta. Mentre è in corso la definizione per il sistema di identificazione dei santuari per questioni di biosicurezza come luoghi di ricovero per animali, valuteremo la fattibilità rispetto al cambio di paradigma proposto, ferma restando la valutazione sugli aspetti igienici e di sicurezza degli animali ospitati”.
    La consigliera del gruppo Misto ha giudicato come interlocutoria la risposta fornita e pertanto ha evitato di dichiarare o meno la propria soddisfazione. “Rispetto a queste risposte attendiste – ha affermato – preferirei vedere messe in pratica queste sollecitazioni. Per iniziare, basterebbe pubblicare l’elenco dei santuari per animali nei portali internet della Regione accanto all’elenco delle fattorie didattiche”.
    (Luca Boccaletti)
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    Ambiente e territorio

    16 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Giornata della Terra: l’Emilia-Romagna si racconta attraverso i suoi suoli

    Sfama perché lo si coltiva, disseta perché trattiene le acque, protegge perché è un filtro naturale, custodisce perché è un archivio naturale della nostra storia. L’Assemblea legislativa rende omaggio al “suolo”, alla nuda terra che fornisce tanti servizi al nostro ecosistema ospitando “Le terre dell’Emilia-Romagna”, mostra fotografica realizzata dall’Area Geologia Suoli e Sismica della Regione Emilia-Romagna in occasione della “Giornata della Terra” che si celebra ogni anno il 22 aprile.
    La mostra è stata inaugurata dalla presidente dell’Assemblea legislativa e dalla vicepresidente della giunta alla presenza di chi ha materialmente realizzato l’allestimento. Presente al taglio del nastro anche Raffaele Pignone, a lungo dirigente della Regione Emilia-Romagna e fondatore proprio del Servizio Geologico di viale Aldo Moro.
    Composta da 15 pannelli, “Le terre dell’Emilia-Romagna” racconta gli otto grandi tipi di paesaggio dell’Emilia-Romagna a cui, dal crinale appenninico alla costa romagnola, corrispondono altrettante otto tipologie di suolo differenti per fertilità, capacità di trattenere più o meno acqua, più o meno anidride carbonica e con una biodiversità più o meno alta. Nei mesi scorsi la mostra è stata allestita in alcune scuole dell’Emilia-Romagna.
    “Le terre dell’Emilia-Romagna” sarà aperta al pubblico fino al 22 aprile nei giorni feriali dalle ore 9 alle ore 18 in Viale Aldo Moro 50 a Bologna.
    Fotogallery
    (Luca Molinari)
    La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

    Ambiente e territorio

    16 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Pd: risolvere le criticità residue sulla strada al valico del Cerreto

    Risolvere le criticità residue sulla strada statale 63 del valico del Cerreto. la sollecitazione proviene dal Pd, il quale ricorda quanto l’infrastruttura sia un collegamento fondamentale per l’appennino tosco-emiliano”. In particolare i dem sottolineano come l’infrastruttura, nonostante i consistenti interventi attuati nel corso degli anni, “presenta criticità diffuse che costituiscono un pericolo per i cittadini che ne fanno uso per i propri spostamenti e per gli abitanti dei comuni che attraversa”.
    A fronte di un’interlocuzione tra Regione e Anas il Pd sottolinea come le criticità sollevate “dovrebbero trovare copertura finanziaria nello strumento del contratto di programma Anas” e per questo chiedono chiedono a che punto sia la predisposizione di tale documento per “la realizzazione delle opere richieste dal territorio”.
    (Luca Boccaletti)
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    Infrastrutture e trasporti

    16 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Question time. Fi: “Chiarire quali atti potrebbe adottare la Regione in caso di dimissioni del presidente di giunta”

    La giunta chiarisca quali atti potrebbero essere approvati o meno dalla Regione nel caso in cui il presidente di giunta dovesse candidarsi ed essere eletto nel Parlamento europeo alle elezioni dell’8 e 9 giugno prossimi. A chiederlo è Forza Italia con un’interrogazione a risposta immediata in Aula.
    “La carica di membro del Parlamento europeo spettante all’Italia -ha ricordato Fi- è incompatibile con quella di presidente di giunta regionale, assessore regionale, consigliere regionale, presidente di provincia, sindaco di Comune con popolazione superiore a 15mila abitanti. Quando si verifica una delle incompatibilità, il membro del Parlamento europeo risultato eletto deve dichiarare all’ufficio elettorale nazionale, entro 30 giorni dalla proclamazione, quale carica sceglie. Dato che il Partito democratico pare abbia proposto al presidente Bonaccini una candidatura alle europee 2024, è bene precisare quali funzioni potrà esercitare la Regione. C’è di mezzo il futuro della regione, di chi avrà l’onere di governare e degli abitanti. Dati i tempi tecnici occorre pensare anche al bilancio preventivo 2025. Servono trasparenza e risposte”.
    Ha risposto il Sottosegretario alla presidenza: “Intanto i consuntivi delle Aziende Usl avranno bilanci a pareggio, per stare alle cose certe. Come noto la legislatura può terminare per varie cause, tra cui le dimissioni volontarie del presidente della giunta. I poteri di tutti gli organi sono affievoliti perché decorre la prorogatio sino all’insediamento della nuova Assemblea eletta. In questa fase è possibile esercitare alcuni poteri per dare continuità funzionale. Più in generale gli atti sono limitati all’ordinaria amministrazione o affari correnti. In base allo statuto il presidente viene sostituito dal vice le cui funzioni sono affievolite in quanto equiparabili a quelle del presidente dimissionario”.
    Fi ha replicato: “Ha dato una risposta tecnica sulla possibilità di approvare il bilancio. Credo sia giusto togliere gli indugi e capire quali saranno i tempi e i modi di eventuali cambiamenti”.
    (Lucia Paci)
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    Governo locale e legalità

    16 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Question time. Italia Viva: contrastare la diffusione della peste suina in Emilia-Romagna

    Contrastare la diffusione della peste suina in Emilia-Romagna.
    A chiederlo è un’interrogazione di Italia Viva nella quale si chiede di sapere quale sia l’attuale livello di diffusione di casi di Peste Suina Africana in Emilia-Romagna, e quali siano le azioni che la Regione sta adottando per contrastare tale problematica, in particolare in che modo viale Aldo Moro stia sollecitando il governo e il Commissario nazionale per rafforzare gli interventi per prevenire e contenere la diffusione della peste suina africana e mitigarne i rischi per la filiera suinicola regionale.
    “Abbiamo posto da tempo il problema e chiesto interventi, la Regione monitora la questione, ma purtroppo dobbiamo rilevare che il commissario straordinario nazionale è da 40 giorni che aspetta di essere confermato nella pienezza dei suoi poteri da parte del governo, così come sempre il commissario nazionale non ha ancora utilizzato le risorse previste fin dal dicembre 2022 per le attività di contrasto alla diffusione della peste suina africana”, è la risposta dell’assessore all’Agricoltura che ricorda come “abbiamo da tempo chiesto al governo di dichiarare lo Stato d’emergenza nazionale, non è stato fatto: se fosse stato così, si sarebbe potuto operare meglio e in tempi più adatti al problema”.
    Alla luce di queste parole, Italia Viva si è detta soddisfatta perché la risposta della giunta dimostra come la Regione stia affrontando il tema, mentre il governo no.
    (Luca Molinari)
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    Sanità e welfare

    16 Aprile 2024 LEGGI TUTTO

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    Birra a chilometro zero, domani la legge in Assemblea

    La Regione sostiene i birrifici artigianali attraverso l’istituzione di un logo, di un elenco nonché di interventi e incentivi a supporto dell’intera filiera di settore. Lo prevede la proposta di legge sottoscritta da rappresentanti di Pd, Lega, ER Coraggiosa, Italia-Viva, Fdi, Rete Civica, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Europa Verde, Lista Bonaccini e gruppo Misto, approvata oggi dalla commissione Politiche economiche e che sarà domani all’ordine del giorno dell’Assemblea legislativa.
    Il voto della commissione è arrivato dopo un confronto che ha visto il coinvolgimento dei gruppi consigliari e di tutte le associazioni di categorie del settore.
    (Luca Molinari)
    La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

    Imprese lavoro e turismo

    15 Aprile 2024 LEGGI TUTTO