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    Avellino, la tragedia davanti agli occhi della moglie

    La tragedia di Avellino lascia senza parole: Costantino Mazza, 63 anni ha ucciso con un colpo di pistola la figlia Alessandra Mazza, di 30 anni, disabile e costretta su una sedia a rotelle, per poi togliersi la vita.I corpi senza vita dei due sono stati trovati dai sanitari del 118, intervenuti in un’abitazione di contrada Bosco dei Preti. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, l’uomo, esasperato dalla difficile situazione della figlia, avrebbe utilizzato una pistola regolarmente detenuta per compiere il drammatico gesto.
    Alessandra Mazza era conosciuta e benvoluta nella comunità. La sua disabilità non le aveva impedito di coltivare passioni e interessi, come la musica e la pittura. La sua morte lascia un vuoto incolmabile nella famiglia e in quanti la conoscevano.
    Secondo quanto riportato dagli investigatori, i rapporti tra padre, che faceva l’idraulico,  e figlia erano sempre più tesi, aggravati dai gravi disturbi psicologici di Alessandra, che causavano frequenti conflitti familiari.
    L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio a Bosco dei Preti, una zona residenziale di campagna vicino alla strada statale della variante, nelle vicinanze di Avellino. La madre era presente in casa al momento dell’omicidio-suicidio. Le autorità stanno indagando per comprendere cosa abbia spinto Mazza a compiere questo gesto, mentre la comunità locale è sconvolta dalla tragedia.
    Familiari e amici si sono riversati sul luogo dell’incidente. Le indagini sono condotte dal Pubblico Ministero del Tribunale di Avellino, Luigi Iglio, e dal vice questore Gianluca Aurilia della Squadra Mobile. Gli esami forensi sui corpi delle vittime sono stati ordinati dal magistrato e affidati al medico legale Carmen Sementa. Il magistrato di turno ha disposto il sequestro dell’arma e i rilievi scientifici sulla scena del crimine.
    Un dramma familiare che lascia sgomenta la comunità. La tragedia di Avellino riaccende i riflettori sulle difficoltà e sulle sfide che le famiglie con persone disabili affrontano quotidianamente. Un dolore immenso che lascia attoniti e senza parole.
    Al momento della tragedia la moglie dell’uomo era in casa mentre un altro figlio vive in un’altra città. LEGGI TUTTO

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    Sant’Antimo, picchia i figli che avevano raccontato al padre dei suoi tradimenti: arrestata

    I Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Giugliano hanno arrestato a Sant’Antimo una 28enne incensurata per maltrattamenti in famiglia.L’arresto è avvenuto ieri pomeriggio, dopo una richiesta di aiuto per una lite in famiglia.
    I Carabinieri, giunti sul posto, hanno trovato un uomo e i suoi due figli di 9 e 6 anni che raccontavano di essere stati aggrediti dalla moglie e madre. La donna, armata di forbici, aveva inseguito i figli e il marito fino al cortile condominiale.
    L’ira della 28enne era stata scatenata dal fatto che i bambini avevano riferito al padre di essere stati lasciati soli durante la mattinata per permettere alla donna di incontrare un altro uomo.
    La donna aveva inseguito i figli con le forbici perché avevano raccontato dei suoi tradimenti
    La donna aveva prima picchiato i figli davanti al padre e poi li aveva inseguiti con le forbici. Le indagini dei Carabinieri hanno permesso di accertare che la donna già in passato aveva picchiato i figli, causandogli lesioni refertate da personale medico.
    I Carabinieri hanno arrestato la donna e sequestrato le forbici. I servizi sociali sono stati avvisati e i bambini sono stati affidati al padre. L’arrestata si trova nel carcere di Pozzuoli. LEGGI TUTTO

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    Addio alle cartelle esattoriali: in arrivo la riforma del Fisco

    La riforma del Fisco, ormai prossima all’approvazione, porterà grandi novità nel sistema di riscossione italiano.
    L’obiettivo è quello di abbandonare l’attuale sistema di esazione, basato sulle cartelle esattoriali, e di introdurre nuove misure più efficienti e favorevoli ai contribuenti.
    Ecco le principali novità previste:
    1. Rateizzazione più lunga:
    Il numero massimo di rate per la rateizzazione delle cartelle esattoriali passerà da 72 a 120.I contribuenti potranno richiedere la dilazione senza dover giustificare la propria richiesta.
    2. Cancellazione automatica delle cartelle:
    Le cartelle inesigibili, per le quali l’Agente della Riscossione non è riuscito a recuperare il credito, saranno automaticamente cancellate dopo 5 anni dall’affidamento del credito all’Ente riscossore.
    Tale cancellazione non si applicherà ai casi in cui la riscossione è sospesa, vi è una controversia legale in corso o l’impresa debitrice è in concordato preventivo.
    3. Validità più lunga delle cartelle:
    Il termine di efficacia delle cartelle esattoriali passerà da 1 a 3 anni.Ciò consentirà all’agente della riscossione di avere più tempo per tentare il recupero del credito.
    4. Abbandono del sistema di iscrizione a ruolo:
    L’obiettivo è quello di sostituire l’attuale sistema di riscossione basato sulle cartelle esattoriali con l’utilizzo dell’accertamento esecutivo.
    In questo modo, gli atti dell’Agenzia delle Entrate saranno già titolo esecutivo, consentendo l’esecuzione forzata senza dover passare dall’Ente esattore e dalla formazione del ruolo.
    5. Maggiore valorizzazione della fase di accertamento:
    Con la riforma, si intende dare maggiore importanza alla fase di accertamento del debito, rispetto a quella meramente esecutiva.
    Queste sono solo alcune delle principali novità previste dalla riforma del Fisco.
    Si tratta di un cambiamento importante che avrà un impatto significativo sul sistema di riscossione italiano e sui contribuenti.
    Le nuove misure sono volte a rendere il sistema più efficiente e a facilitare il pagamento dei debiti fiscali. LEGGI TUTTO

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    SERIE A Un buon Napoli non basta, a San Siro passa il Milan con un lampo di Theo

    Un buon Napoli, forse il migliore della stagione, non basta per portare a casa punti da San Siro. A vincere è comunque il Milan, che la spunta grazie ad una rete di Theo Hernandez su assist di Leao a metà primo tempo. Azzurri ancora al nono posto, a -7 dalla zona Champions dopo la vittoria dell’Atalanta.PUBBLICITA

    Mazzarri torna a tre dietro e sceglie questa volta Ostigard, Rrahmani e Juan Jesus davanti alla porta difesa da Gollini. Sugli esterni Mazzocchi e Di Lorenzo con Anguissa, Lobotka e Zielinski a completare la mediana. Kvaratskhelia supporta l’unica punta Simeone.
    Pioli risponde affidandosi ai suoi fedelissimi: Maignan in porta, Calabria e Theo Hernandez larghi con Kjaer e Gabbia centrali. Adli e Bennacer compongono il duo di centrocampo privo dello squalificato Reijnders, Loftus-Cheek è trequartista mentre Leao e Pulisic sono esterni. In attacco Giroud.
    Napoli bene in avvio, poi si sblocca il Milan con Theo
    Parte bene il Napoli, che comanda il gioco nei primi minuti. Il Milan attende e prova a colpire in contropiede ma sono gli azzurri ad avere l’occasione migliore. Al 10′ infatti spunto di Kvaratskhelia sulla fascia e cross basso per l’anticipo di Simeone, che calcia di prima a botta sicura ma scheggia il palo.
    I rossoneri crescono con il passare dei minuti e bucano centralmente gli ospiti al 25′ per la rete del vantaggio. Scambio Giroud-Leao, il portoghese imbuca con un gran filtrante per l’inserimento di Theo Hernandez che non sbaglia davanti a Gollini. I partenopei accusano il colpo e i padroni di casa provano a raddoppiare con Leao da fuori area: para Gollini in tuffo.
    In chiusura di tempo si fa male Calabria: Pioli è costretto al primo cambio, al suo posto Florenzi. Spunto di Kvaratskhelia al 45′, il cross basso dopo il doppio dribbling su Kjaer e Florenzi termina però senza l’esito sperato e la difesa allontana. Si va a riposo sull’1-0 per il Milan.
    Napoli pericoloso ma non basta: vince il Milan
    Rossoneri ad un passo dal raddoppio a inizio ripresa: non sicuro Gollini su una conclusione da fuori di Florenzi, il portiere si fa sfuggire il pallone ma poi recupera sul tentativo di tap-in di Giroud. Dopo un rigore reclamato da Loftus-Cheek, arriva una grande occasione per il Napoli: ce l’ha Simeone che approfitta di un passaggio horror di Bennacer, ma la sua conclusione da fuori è alta.
    Il forcing azzurro prosegue con Kvaratskhelia e soprattutto con il neo entrato Politano poco dopo: tiro a giro fuori di un soffio dell’ex Inter. Il Milan risponde con Leao, che 69′ su servizio di Musah si divora la palla del 2-0 davanti a Gollini. Mazzarri intanto inserisce Raspadori, quindi Lindstrom e Olivera (al ritorno in campo).
    Il finale è tutto partenopeo: l’occasione più clamorosa arriva su cross basso di Lindstrom, Simic devia sul palo sfiorando l’autogol. Un check del VAR per fallo su Di Lorenzo in area non viene in aiuto del Napoli: i rossoneri resistono e portano a casa i tre punti. Azzurri di nuovo ko. LEGGI TUTTO

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    Napoli, voti discriminatori contro Geolier: l’avvocato Grimaldi chiede accesso agli atti

    Tutto come previsto, anzi come da copione per il dopo Sanremo. Ma siccome questa volta qualcuno è andato al di là dei limiti della decenza umana e professionale l’avvocato Erich Grimaldi, del foro di Napoli, ha annunciato che presenterà un accesso civico per ottenere i voti dati dalla sala stampa ai 30 artisti in gara a Sanremo.
    L’obiettivo è quello di appurare se il voto espresso a Geolier nell’ultima serata sia stato discriminatorio.
    “Il 60% del televoto è stato a favore di Geolier”, ha sottolineato Grimaldi. “È quindi necessario e doveroso comprendere se la Rai, quale servizio pubblico, ha riconosciuto la vittoria di Angelina Mango in maniera discriminatoria o meno.”
    L’avvocato chiede inoltre di conoscere le modalità e le competenze con cui sono stati selezionati i giornalisti votanti a Sanremo. “Tutto ciò”, afferma Grimaldi, “anche in considerazione delle gravi affermazioni di alcuni di essi dopo la classifica delle cover.”
    Grimaldi fa riferimento a “espressioni del tipo: ‘Non fate più votare la Campania’ o come quella di una giornalista di Pavia che esclamava ‘gli ho dato uno perché non potevo dare zero’, chiedendo inoltre a Geolier in conferenza stampa ‘non ti senti di aver rubato un po’ la vittoria di ieri…’.”
    “Sono comportamenti – conclude l’avvocato – che segnalerò, peraltro, all’ordine dei giornalisti.”
    La richiesta di Grimaldi ha acceso un acceso dibattito. C’è chi sostiene che sia legittimo chiedere i voti della sala stampa per fare chiarezza, mentre altri accusano l’avvocato di voler strumentalizzare la vicenda. La Rai non ha ancora commentato la richiesta di Grimaldi. LEGGI TUTTO

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    Oggi su Spotify: Geolier trionfa, Mahmood e Annalisa sul podio

    I brani di Sanremo 2024 più ascoltati su Spotify: Geolier trionfa, Mahmood e Annalisa sul podio
    Sorpresa, ma non troppo, su Spotify: a poche ore dalla finale di Sanremo 2024, “I p’me, Tu p’te” di Geolier si posiziona come la canzone più ascoltata della kermesse, con oltre 6 milioni di stream.
    Mahmood con “Tuta Gold” e Annalisa con “Sinceramente” si classificano rispettivamente al secondo e terzo posto, completando un podio che rispecchia in parte il favore del pubblico durante la manifestazione.
    La vittoria di Geolier su Spotify è un risultato significativo che conferma il suo crescente successo tra il pubblico. Il brano “I p’me, Tu p’te” ha conquistato gli ascoltatori con la sua energia e il suo messaggio di autenticità.
    Mahmood e Annalisa, entrambi artisti di grande esperienza, si confermano ai vertici della scena musicale italiana con proposte apprezzate da critica e pubblico.
    La classifica di Spotify offre una panoramica interessante sui gusti del pubblico in questa edizione di Sanremo, con alcune sorprese e conferme. La musica italiana continua ad evolversi e a conquistare nuovi ascoltatori, segno di una vitalità che non accenna a diminuire.
    Ecco la classifica delle canzoni di Sanremo 2024 in base al numero degli ascolti:
    I p’ me, Tu p’ te – GeolierTuta Gold – MahmoodSinceramente – AnnalisaLa noia – Angelina MangoTu no – IramaCasa Mia- GhaliTutto qui – GazzelleUn ragazzo una ragazza – The KolorsClick Boom- Rose VillainFragili- Il TreOnda Alta- Dargen D’AmicoApnea – EmmaPazza – Loredana BertèDue Altalene- Mr. RainAutodistruttivo – La SadVai! – AlfaDiamanti grezzi – ClaraFino a Qui- Alessandra AmorosoGoverno Punk – Bnkr44Ti Muovi- DiodatoRicominciamo Tutto- NegramaroFiniscimi- SangiovanniMa non tutta la vita- Ricchi e PoveriL’amore in bocca – Santi FrancesiIl cielo non ci vuole- Fred de PalmaCapolavoro – Il VoloMariposa- Fiorella MannoiaLa rabbia non ti basta – BigMamaSpettacolare – ManinniPazzo di te – Renga e Nek LEGGI TUTTO

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    Ecco perché ha perso Geolier: “Abbiamo imparato un sacco di cose, ma ora voglio tornare a Napoli”

    “Grazie mille a tutti quanti, è stato tutto bello. Abbiamo imparato un sacco di cose, finalmente è finita. Mò però devo soltanto tornare a Napoli”.È il commento a caldo di Geolier che cerca di dimenticare la delusione del secondo posto al Festival di Sanremo quando si sentiva la vittoria in tasca visto il plebiscito del televoto.
    Ma chi ha notato la sua faccia scura quando è stato chiamato sul palco insieme agli altri 4 finalisti e dopo che era stato chiuso il televoto aveva già capito che lui sapeva di non aver vinto.
    È stato bocciato in maniera clamorosa da sala stampa e radio che lo hanno messo all’ultimo posto dei cinque ribaltando così il pronostico popolare. Una decisione che lascia spazio a innumerevoli commenti.
    Geolier, ha infatti conquistato il 60% dei voti del televoto durante la serata finale di Sanremo 2024 con il brano “I p’ me, tu p’ te”, ma si è classificato al secondo posto dietro Angelina Mango.
    Come è possibile?
    Il regolamento del Festival prevede che la classifica finale sia determinata da una combinazione di tre voti:
    Televoto: 34%Giornalisti della sala stampa: 33%Giuria demoscopica (200 emittenti radiofoniche): 33%Nonostante il plebiscito del televoto, Geolier non ha potuto superare la Mango nella classifica generale a causa del peso maggiore attribuito ai voti della sala stampa e della giuria demoscopica.

    La vittoria di Angelina Mango ha acceso un acceso dibattito sui social.
    I fan di Geolier hanno contestato il risultato, accusando la Mango di essere “raccomandata” e di aver “rubato” il primo posto al rapper.
    Altri utenti, invece, hanno difeso la validità del regolamento e hanno sottolineato che la Mango ha ottenuto il maggior numero di voti complessivi.
    C’è chi ha criticato il peso eccessivo attribuito ai voti della sala stampa e della giuria demoscopica, mentre altri hanno elogiato la performance di Geolier e il suo successo di pubblico.
    Chi difende Geolier, invece, ha scritto che “una si porterà a casa un leoncino d’oro perché i giornalisti hanno deciso di sovvertire il voto del 60% dei telespettatori, l’altro continuerà a vedere milioni di copie e a fare soldout negli stadi, cosa che conta davvero. Riflettete e ditemi chi ha vinto”.
    In definitiva, la vittoria di Angelina Mango è stata legittima secondo il regolamento di Sanremo, ma la netta vittoria di Geolier nel televoto ha acceso un dibattito sul sistema di voto del Festival. LEGGI TUTTO

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    Napoli, la delusione al rione Gescal tra i fan di Geolier. Il sindaco: “Sei l’orgoglio della città”

    Al Rione Gescal di Napoli la delusione per la mancata vittoria di Geolier al Festival di Sanremo 2024 è palpabile. Fin dalla sua esibizione, poco dopo la mezzanotte, gli amici del giovane rapper di Miano avevano dato il via ad una festa, con lo slogan “Per noi già hai vinto” campeggiante sugli striscioni e sulla torta.
    Nonostante il secondo posto, dietro Angelina Mango, il quartiere è orgoglioso del suo beniamino e lo attende per festeggiare il suo grande risultato. “Sarà festa comunque”, assicurano i fan.
    Anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, si è congratulato con Geolier: “Bravissimo! Secondo al Festival di Sanremo 2024: un orgoglio per tutta Napoli ed un’ulteriore conferma che siamo tornati ad essere Città della Musica. Emanuele, ora ti aspetto al Comune per festeggiare questo grande risultato!”.
    La delusione è tanta, ma la consapevolezza del talento di Geolier e del suo valore per la città di Napoli è ancora più forte. Il Rione Gescal e tutta Napoli attendono il suo ritorno per celebrare insieme un successo che, per loro, è già stato conquistato. LEGGI TUTTO

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    Angelina Mango vince il festival di Sanremo

    Angelina Mango con il brano La noia vince il festival di Sanremo. Al secondo posto Geolier con I’ p’ me, Tu p’ te, al terzo Annalisa con Sinceramente. Poi Ghali con Casa mia e Irama con Tu no.
    Secondo la somma dei voti ad Angelina Mango è andato il 40,56% dei voti mentre a Geolier solo il 25,2%.
    Terza Annalisa con ‘Sinceramente’, quarto Ghali con ‘Casa mia’ e quinto Irama con ‘Tu no’.
    Urla di gioia sul palco dell’Ariston di Angelina Mango, vincitrice della 74esima edizione del Festival di Sanremo. “Grazie di cuore all’Orchestra, ad Amadeus, a Gio, a Fiorella, a mia mamma, a Filippo, alla mia famiglia. Grazie che siete venuti”, dice commossa Angelina.
    Erano 10 anni che una donna non vinceva il festival di Sanremo: l’ultimo successo risaliva al 2014, quando Arisa si impose con Controvento. LEGGI TUTTO

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    Geolier: “Il primo posto? Non ci penso, ma se vinciamo, vinciamo tutti insieme!”

    Geolier tiene i piedi per terra nonostante il grande successo del suo brano “I p’me, tu p’te”.“Me l’aspettavo è un parolone… so’ contento”, confessa il giovane artista, emozionato per la calorosa accoglienza ricevuta dai suoi fan giunti da Napoli a Sanremo. “Mi ero raccomandato con i ragazzi di non fare casino, ma hanno fatto mille chilometri e hanno festeggiato. Mi sono emozionato più per la loro reazione che per il risultato.”
    Con la sua partecipazione al Festival, Geolier porta il dialetto napoletano sul palco più importante d’Italia: “La vittoria? Non ci penso, non perché sia scaramantico, ma perché la vedo molto lontana. Nel caso arrivasse, sarebbe per Napoli, per i ragazzi, per la mia famiglia. Siamo in tantissimi, se perdiamo, perdiamo un sacco di noi, se vinciamo vinciamo un sacco di noi.”
    Il successo di martedì è dedicato a Daniele, un ragazzo di 17 anni prematuramente scomparso: “Prima di partire per Sanremo, sono andato a salutarlo e a promettergli una cosa che rimarrà tra me e lui.”
    Intanto, “I p’me, tu p’te” scala le classifiche di Spotify, raggiungendo la vetta della Top 50 Italia e piazzandosi nella Top 50 Globale. Un successo inaspettato per Geolier, che su TikTok regna incontrastato come suono sanremese più utilizzato.
     “Voglio portare Napoli in qualsiasi parte del mondo”
    “Voglio portare Napoli in qualsiasi posto del mondo finché ne ho la possibilità. La classifica globale? Mai stata nelle mie visuale e non lo avrebbe potuto predire neanche Nostradamus. Il merito però non è il mio, ma dei ragazzi che ascoltano la canzone. Io mi sento molto vicino a loro, ho le loro stesse paure.”
    Stasera, nella serata delle cover, Geolier omaggia il rap con un medley che include Luchè, Guè Pequeno e Gigi D’Alessio: “O’ primmo ammore, Brivido e Chiagne sono tre canzoni di grandi artisti che hanno fatto parte della mia crescita.”
    L’Ariston rappresenta una tappa fondamentale per la carriera di Geolier: “La prendo come una scuola, sto imparando a gestire la pressione. Ho 23 anni e stare qui per me è tanto. L’Ariston è un palco pesante, che scotta, senti il fuoco sotto. Ci sono passati tutti i grandi della musica.”
    “Mi padre mi ha chiamato e mi ha chiesto ma hai mangiato?”
    Nonostante il successo, Geolier non dimentica le sue origini: “Per me questo non è lavoro, il lavoro è altro. Io arrivo da Secondigliano, a 7-8 anni lavoravo a casa a montare viti e bulloni. Agg’ faticato veramente e so che le cose importanti sono altre.”
    E conclude con un aneddoto significativo: “Mio padre che mi ha insegnato tutto, mi ha chiamato e ha detto: ‘il primo posto, vabbuò, ma hai mangiato?’” ieri a Sanremo, è balzato al primo posto nella seconda top 5 del Festival con il brano ‘I p’ me, tu p’ te’. LEGGI TUTTO

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    Geolier vola in testa alla classifica di Sanremo e il figlio di Amadeus esulta in tv

    Tutto come previsto: la giuria popolare e quelle delle radio premia Geolier. Nonostante le accuse della vigilia, di portare sul palco dell’Ariston un napoletano “finto”, è proprio il rapper partenopeo Geolier, con la sua ‘I p’ me, tu p’ te’, a trionfare nella seconda serata del Festival di Sanremo, premiato appunto dal voto di radio e televisioni.
    E la notizia è stata accolta con grande entusiasmo dal figlio di Amadeus, Josè, seduto in prima fila,  che ha esultato. Non ha contenuto l’entusiasmo il figlio del direttore artistico nel sentire il nome del rapper napoletano idolo dei teenager e leader delle classifiche 2023,
    Un momento particolarmente commovente della serata è stato il ritorno sul palco di Giovanni Allevi.Il pianista, assente dalle scene da quasi due anni a causa di un mieloma multiplo, ha raccontato la sua esperienza con la malattia.
    Visibilmente emozionato, Allevi si è tolto il cappello per “liberarsi dal peso del giudizio esterno” e ha suonato il brano “Tomorrow”, un messaggio di speranza per il futuro.
    La seconda serata del Festival ha visto anche l’esibizione di altri 15 artisti, ognuno dei quali è stato presentato da un collega in gara.
     La precisazione di Dargen D’amico: non volevo essere politico
    Madrina della serata è stata Giorgia, che ha intonato “E poi”, canzone che quest’anno compie 30 anni.Da segnalare anche la precisazione di Dargen D’Amico sulle sue parole di ieri sera sul cessate il fuoco in Medio Oriente.
    Il cantautore ha voluto sottolineare che il suo messaggio non era di natura politica, ma era semplicemente guidato dall’amore e dal desiderio di pace. LEGGI TUTTO

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    Rissa nel carcere minorile di Airola, aggrediti tre agenti

    Due detenuti nordafricani, in isolamento sanitario per scabbia, hanno scatenato una violenta protesta nel carcere minorile di Airola, devastando una cella e aggredendo tre unità di polizia penitenziaria.A denunciare l’accaduto è il Sappe, che evidenzia come la struttura sia ormai prossima alla chiusura per lavori di ristrutturazione e non sia in grado di garantire la sicurezza di personale e detenuti.I fatti si sono svolti il 5 febbraio.
    Uno dei due detenuti, giudicato guarito dalla scabbia, doveva rientrare in comunità, ma ha reagito con rabbia e frustrazione alla notizia di dover lasciare il suo compagno ancora in isolamento.
    I due detenuti hanno quindi iniziato a sfasciare la cella e a procurarsi tagli sulle braccia in segno di protesta.Non contenti, hanno poi aggredito gli agenti intervenuti, lanciando oggetti e colpendoli con un pezzo di legno.
    Il personale sanitario del 118 è dovuto intervenire per medicare sia i detenuti che i poliziotti feriti.
    Il Sappe esprime solidarietà ai poliziotti feriti e denuncia la grave carenza di sicurezza nel carcere di Airola.
    Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, sottolinea come la struttura sia ormai al limite della capienza e non sia in grado di gestire detenuti con profili criminali di rilievo.
    Capece critica inoltre la decisione di assegnare ad Airola due detenuti provenienti dall’Ipm di Torino, pur sapendo che erano affetti da scabbia, e di averli fatti viaggiare su un volo di linea a contatto con altri civili.
    Il Sappe chiede da tempo un adeguamento delle politiche di gestione e trattamento dei detenuti minorili, che tenga conto della crescente complessità e problematicità della popolazione detenuta.
    La realtà del carcere minorile italiano richiede un impegno serio e concreto per garantire la sicurezza di tutti e per offrire ai ragazzi percorsi di rieducazione e reinserimento sociale.
    I due detenuti sono di origine marocchina e algerina. Entrambi hanno precedenti penali per reati contro la persona e il patrimonio. Il carcere minorile di Airola ha una capienza di 48 posti, ma attualmente ospita 60 detenuti.
    I lavori di ristrutturazione del carcere dovrebbero iniziare a marzo 2024.Il Sappe chiede un tavolo di confronto con il Ministero della Giustizia per discutere della situazione del carcere minorile di Airola e per trovare soluzioni concrete ai problemi di sicurezza.
    La situazione del carcere minorile di Airola è emblematica di un problema più ampio che riguarda l’intero sistema penitenziario italiano. LEGGI TUTTO