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    Melito, i vicini segnalano il ladro in casa: arrivano i carabinieri e l’arrestano

    Melito. Ladro di appartamenti arrestato grazie alla segnalazione dei vicini che avvertono i carabinieri dopo aver visto la sua sagoma aggirarsi tra le mura di una casa in quel momento senza i proprietari.
    E’ accaduto a Melito di Napoli nel parco Aurora. In manette è finito una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine: si tratta di Gennaro Grammatico, 42enne di Fuorigrotta. Ad arrestarlo sono stati i carabinieri della locale tenenza.
    Alle 21.30, i residenti del parco Aurora hanno chiamato il 112 in cerca di aiuto. Un individuo sospetto era stato avvistato nel complesso residenziale.
    Quando i carabinieri sono giunti sul luogo, hanno colto in flagrante un uomo di 42 anni mentre cercava di entrare in un appartamento e lo hanno prontamente fermato. Attualmente l’individuo arrestato è in attesa di giudizio.
    Gennaro Grammatico è noto per essere un ladro di appartamenti e ha già avuto precedenti nel 2016 a Portici, dove è stato fermato insieme a due complici. In quell’occasione, ha addirittura aggredito i poliziotti nel tentativo di evitare l’arresto. LEGGI TUTTO

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    L’OPERAZIONE Droga nascosta nel tombino a Melito: arrestati tre pusher nel rione 219

    I carabinieri della tenenza di Melito hanno eseguito nelle ultime ore un’operazione conclusasi con l’arresto per spaccio di droga nei confronti di tre persone. Si tratta di Antonio Fittipaldi, Antonio Manna e Sabatino Caputo, uomini già noti alle forze dell’ordine.
    Durante un servizio di osservazione nel rione 219 di Melito, i militari hanno documentato diverse cessioni di stupefacenti. La droga era nascosta in un tombino e veniva recuperata subito dopo aver ricevuto l’ordinativo dal cliente. Quando è scattato il blitz, i 3 non hanno fatto in tempo a fuggire.
    Sequestrate complessivamente 28 dosi di crack, 3 dosi di hashish e 3 di cocaina nascoste nel tombino di uno dei palazzoni. Nelle tasche di Fittipaldi circa 400 euro in contante ritenuto il provento della vendita. Sono tutti in carcere, in attesa di raccontare al giudice la loro versione dei fatti. LEGGI TUTTO

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    Melito, recuperati 2 chilogrammi di droga nel locale condominiale

    Duro colpo ai signori della droga di Melito da parte della polizia con un importante sequestro droga.
    Sabato mattina, gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della questura di Napoli, durante il servizio di controllo del territorio, hanno controllato uno stabile in via Umbria a Melito di Napoli.
    Nel corso degli accurati controlli sono stati recuperati, al piano interrato, in un locale tecnico condominiale, bel 21 panetti di hashish del peso complessivo di oltre 2 kg che sono stati sequestrati.
    Ora le indagini della polizia continua per risalire agli utilizzatori di quei locali e quindi dare un nome e un volto ai proprietari della droga. LEGGI TUTTO

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    Clan Amato Pagano: 160 anni di carcere. Tutte le condanne

    Condanne complessive a oltre 160 anni di carcere ai ventiquattro imputati del clan Amato Pagano arrestati nel blitz del 2021.
    L’indagine, culminata nel blitz del 2021, aveva confermato Marco Liguori come emergente capo del clan Amato-Pagano. Tra gli arrestati figurava anche Antonio Papa, ex presidente dell’Aicast, sospettato di partecipare direttamente alle attività criminali del clan facilitando i rapporti con commercianti e imprenditori.
    La sede dell’Aicast ospitava le riunioni del clan e gli incontri con le vittime delle estorsioni. Nel marzo 2020, Papa aveva richiesto l’intervento di una task force delle forze dell’ordine, dichiarando preoccupazione per i numerosi furti che stavano colpendo i negozi in una Melito semi deserta a causa dei contagi.
    L’indagine -come anticipato da Il Roma in edicola oggi-aveva rivelato l’esistenza di una forma innovativa di estorsione, affiancata da quella tradizionale con l’imposizione di tre rate annuali e l’acquisto obbligatorio di gadget natalizi. Gli inquirenti stimavano che circa 500 individui fossero vittime del clan.
    Il clan Amato-Pagano è tornato a crescere grazie a un sistema criminale che ha coinvolto uomini in divisa, imprenditori e rappresentanti dei commercianti.
    Il processo di secondo grado si è concluso ieri sera con la sentenza della Corte d’appello di Napoli.
    Ecco le condanne pronunciate:
    Massimiliano Aricò: 2 anni e 8 mesiSebastiano Aruta: 6 anni e 8 mesiRosario Balido: 3 anni e 4 mesiSalvatore Chiariello: 7 anni e 4 mesiClaudio Cristiano: 5 anni e 8 mesiLuciano De Luca: 4 anni e 5 mesiDomenico De Mase: 6 anni e 8 mesiRaffaele De Pancis: 7 anni e 7 mesiDomenico Di Girolamo: conferma di 6 anniMaria De Luca: conferma di 8 anniGiuseppe Liccardo: 4 anni e 5 mesiMarco Liguori: 7 anni e 8 mesi (contro i precedenti 11 anni)Vincenzo Maglione: 4 anni e 5 mesiGianni Maisto: 8 anni e 4 mesi in continuazioneAntonio Miliardi: 7 anni e 4 mesiFortunato Murolo: 6 anni e 8 mesiAntonio Papa: conferma di 13 anni e 4 mesiGiuseppe Pellecchia: 8 anni e 4 mesiMichele Riso: 4 anni e 8 mesiSalvatore Roselli (pentito): 5 anni e 4 mesiAndrea Severino: 12 anni e 8 mesi in continuazioneNicola Schiavone: 6 anniGiuseppe Sinistro: conferma di 9 anni e 4 mesiRaffaele Tortora: 7 anni
    Il processo ha confermato che Marco Liguori è il nuovo boss del clan Amato-Pagano.La lista delle vittime contava, secondo gli inquirenti, circa 500 soggetti. LEGGI TUTTO